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I bambini imparano anche a casa, ma in modo diverso | Fondazione IBSA

Scritto da Luca Nicola | 22 apr 2020

Lo psichiatra infantile Paul Ramchandani ha avuto l’incarico di condurre una ricerca dell’Università di Cambridge sul ruolo del gioco nello sviluppo del bambino.

Lo studio è tuttora in corso, ma le considerazioni di Ramchandani, riportate in un recente articolo pubblicato da ‘The Guardian’, sono molto interessanti.

Ramchandani è convinto che dovremmo cambiare la nostra tradizionale concezione, secondo cui i bambini piccoli imparano rimanendo per lunghi periodi in ambienti organizzati:

“Imparare a casa non deve sembrare come essere a scuola, e probabilmente non dovrebbe mai esserlo”.

Un’indicazione preziosa in questi periodi di permanenza protratta a casa.

Ma allora come dovremmo comportarci?

Tra le mura domestiche è importante la capacità di un genitore di notare, interpretare e rispondere prontamente ai tentativi di comunicazione del proprio figlio. E, in questo, i padri possono svolgere un ruolo essenziale.

Ma c’è di più. E’ bene rovesciare la prospettiva abituale con cui ci poniamo nella relazione educativa. Qui il consiglio di Ramchandani è sorprendente:

“Guarda cosa sta facendo tuo figlio, e cerca di seguire la sua guida, facendo assieme a lui quello che gli interessa”.

Una genitorialità attiva è la chiave per incoraggiare l’apprendimento dei bambini piccoli e il loro sviluppo sociale ed emotivo.

Altrettanto importante è rispettarne i tempi di apprendimento, senza volerli forzare o accelerare: “Rallenta e lascia che il bambino completi il suo compito da solo: non importa quanto tempo ci impiega, perché è così che impara”.

La ricerca di Ramchandani è ancora in corso, quindi al momento per la scienza è difficile definire i benefici connessi a questo nuovo modo di interpretare il ruolo di genitore; però sembra emergere che i bambini, quando possono giocare liberamente, ottengono potenzialmente risultati migliori in termini di salute e riduzione dello stress.

“Da alcuni degli studi che abbiamo svolto, sappiamo che i figli dei padri più coinvolti – di solito in modo giocoso – tendono a fare meglio in termini di comportamento e sviluppo”, afferma Ramchandani. “I bambini impareranno e apprezzeranno cose diverse da diversi tipi di gioco. In tempi di lockdown, prendersi il tempo di giocare con i propri figli è la cosa più importante”.