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Il fegato da trapiantare? Meglio se sta al caldo | Fondazione IBSA

Scritto da Paolo Rossi Castelli | 24 apr 2018

Contrordine: i fegati da trapiantare non vanno tenuti al freddo, come si usa fare da molti anni, ma al caldo o, meglio, alla temperatura di 37 gradi. I danni che si creano mantenendo l’organo alla temperatura fisiologica, secondo un’équipe dell’Università di Oxford (Gran Bretagna), sono infatti minori rispetto a quelli causati dal freddo, se il fegato viene trattato in un modo specifico e con uno strumento chiamato Metra, dell’azienda OrganOx, messo a punto dai ricercatori stessi.

I chirurghi inglesi hanno appena pubblicato sulla rivista Nature i risultati di una sperimentazione controllata su 220 pazienti di tutta Europa sottoposti a trapianto di fegato (in parte utilizzando organi tenuti a 37 gradi e in parte organi conservati al freddo). Ebbene, i pazienti che hanno ricevuto il fegato conservato a 37 gradi tramite Metra hanno mostrato il 50% in meno di alterazioni dei valori degli enzimi epatici (parametro che denuncia un danno cellulare) rispetto al gruppo di pazienti trattati con il metodo tradizionale, e un’incidenza della disfunzione precoce dell’organo trapiantato (condizione grave che può compromettere tutta la procedura) del 10%, contro il 30% di coloro che avevano ricevuto un fegato preservato in ghiaccio. Inoltre, i chirurghi che hanno tentato il trapianto con il fegato conservato al freddo hanno scartato un numero di organi doppio rispetto agli altri, e sono riusciti a mantenere vitali quelli adatti per otto ore, contro le 12 ore degli altri (e anche queste sono differenze rilevanti).

I dati raccolti riguardano, però, solo un numero ristretto di pazienti (220, come dicevamo), tenuti sotto osservazione per un anno, e sarà quindi necessario aspettare per verificare l’andamento dei trapianti nel tempo, ma le premesse lasciano ben sperare.

Con Metra si forniscono al fegato sangue ossigenato, nutrienti e antiaggreganti, e si tolgono gli elementi del sistema immunitario che possono danneggiare l’organo. Lo strumento è già in dotazione presso diversi centri europei e in via di approvazione negli Stati Uniti, anche se non viene utilizzato ancora molto, perché ogni trapianto con Metra costa dalle 4.000 alle 7.000 sterline (da circa 5.400 a circa 9.500 CHF) in più rispetto a quello con ghiaccio. Secondo gli autori dello studio, Metra è destinato per il momento alle situazioni più delicate e pericolose, anche se si pensa di poterlo usare sempre più in futuro.