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Catterina Seia29 mar 20235 min read

Pazienti o persone? Sette passi per avviare un cambio di paradigma

Cosa si può e deve essere fatto per ribaltare il paradigma di un sistema sanitario che si basa prevalentemente su un modello di assistenza ai pazienti e non mette al centro le persone con le loro potenzialità? 

Il primo passo verso la Global Social Prescribing Alliance è stato dato dalla visione congiunta espressa dai 193 leader globali durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 2015, a New York, in occasione della quale sono stati annunciati gli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile.

La pandemia di Covid-19 che ha messo in luce la fragilità dei sistemi sanitari e aumentato le disuguaglianze, ha dimostrato nel contempo che quando gli sforzi messi in campo da governi, società e persone sono comuni, si possono ottenere risultati straordinari, nell’assistenza sanitaria di alta qualità anche in circostanze estremamente difficili, muovendo la resilienza delle persone e di intere comunità.

Nella prospettiva di “non lasciare indietro nessuno”, obiettivo ultimo dello sviluppo sostenibile, l’alleanza per la Prescrizione sociale avverte che, nel mondo post-pandemia, gli approcci tradizionali alla salute e al benessere potrebbero non essere più sufficienti. Sono quindi necessari urgenti interventi che migliorino la salute e il benessere, l’accesso all’assistenza e l’istruzione, che riducano le disuguaglianze e che stimolino la crescita economica, affrontando il cambiamento climatico e lavorando in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Nel 2022, la Social Prescribing Academy, la World Health Organisation (WHO), il World Health Innovation Summit  (WHIS) e UNGSII Foundation hanno pubblicato e diffuso il Playbook Global Social Prescribing Alliance, una risorsa per diffondere buone pratiche rivolte a migliorare la salute e il benessere delle persone e delle comunità, a sostenere servizi sanitari e creare nuove opportunità di lavoro, in un’ottica di sostenibilità sociale, economica e sanitaria.

Responsabilità sociale e prescrizione sociale: di cosa si tratta?

La Global Social Prescribing Alliance agisce per creare partnership basate sulla messa in rete dei sistemi di supporto alla cura e all’assistenza delle persone integrati ai servizi e alle attività culturali e sociali forniti dai territori, dalle persone e dalle comunità.

Il punto di forza della prescrizione sociale è il cambiamento del punto di vista che mette al centro le persone con le loro potenzialità piuttosto che considerarli pazienti, concentrandosi su ciò che conta nelle loro esistenze, sui valori e sui punti di forza. Il Playbook Global Social Prescribing Alliance propone un nuovo modello di assistenza sanitaria basato sulla prevenzione, sull’intervento precoce e sull’utilizzo di diversi tipi di risorse per sostenere i 17 obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite.

Lo strumento spiega cos’è la prescrizione sociale e chiarisce i ruoli necessari per l’efficacia di un sistema, ovvero le figure professionali; intende supportare i decisori politici, le organizzazioni di volontariato e la società civile a progettare gli interventi con le comunità, per aumentare l’offerta di attività e servizi di arte, cultura, sport, volontariato sociale, ecc.; contribuisce a definire e misurare gli impatti che il sistema di prescrizione sociale può avere nella vita delle persone, nell’economia e all’interno del sistema sanitario; fornisce supporto e strumenti utili per l’autovalutazione, il monitoraggio e la misurazione degli impatti della prescrizione sociale.

Supporto relazionale e sociale alla comunità

Gli impatti sociali del sistema di prescrizione sulle persone e sulle comunità si possono valutare. Molti sono i fattori nelle dimensioni del senso di appartenenza, del supporto relazionale e sociale, nella riduzione della solitudine, nel miglioramento della salute mentale e fisica, nell’aumento dell’inclusione, dell’empowerment delle persone e della proattività all’interno delle comunità.

Sul servizio sanitario si registrano effetti sulla diminuzione dei ricoveri, delle presenze nei pronto soccorso e delle richieste di visite mediche, con riflessi sugli investimenti, economici.

Sette passi per un’attuazione efficace

Il documento suggerisce un percorso necessario per l’efficacia dell’azione.

1) Lo sviluppo della prescrizione sociale a livello locale: è fondamentale la convergenza di tutti i partner locali in un lavoro comune per costruire risorse e servizi, attraverso un approccio basato sui punti di forza, sull’individuazione e comprensione dei maggiori problemi da affrontare insieme alla comunità, sulla mappatura delle persone e delle risorse.

2) Lo sviluppo e il sostegno delle comunità e dei gruppi locali: la prescrizione sociale dovrebbe essere co-prodotta con la comunità, con il coinvolgimento delle persone più fragili, con le organizzazioni di volontariato, i gruppi religiosi, le minoranze, le realtà di impresa sociale. Le organizzazioni locali e le reti di comunità profondamente radicate nel territorio dovrebbero essere messe in dialogo e relazione con il sistema sanitario. I medici e le istituzioni sociosanitarie, incaricate di fornire le prescrizioni sociali, devono poter ricevere dalle comunità locali le informazioni sui servizi attivati nei territori. Ciò esige un supporto finanziario continuo per i gruppi di volontari e per le organizzazioni che operano nelle comunità. 

3) La centralità delle figure professionali: i Link Worker: sono i professionisti che mettono in collegamento i diversi attori del sistema di prescrizione locale, come parte di un team multidisciplinare che comprende i medici di base. Reclutati sulla base delle loro competenze relazionali, comunicative ed empatiche, lavorano all’interno del contesto territoriale per poter ascoltare le persone e recepire i loro bisogni e indicare i servizi integrati adeguati nel circuito di prescrizione.

4) La progettazione condivisa con le persone: Il paradigma della prescrizione sociale è profondamente radicato nell’assistenza personalizzata e nei processi di co-progettazione e gestione che coinvolgono persone e comunità.

5) La  formazione professionale: deve poter avvenire attraverso percorsi accreditati. I lavoratori di collegamento devono inoltre avere accesso a una regolare supervisione clinica a sostegno del loro benessere professionale.

6) La garanzia dell’impegno e del coinvolgimento clinico: tutti i professionisti della cura devono poter usufruire di programmi formativi per aumentare la consapevolezza del ruolo che la prescrizione sociale può assumere per ridurre le disuguaglianze sociali e per acquisire conoscenze sui benefici del modello biopsicosociale della cura.  

7) La misurazione degli impatti: I sistemi di misurazione e l’autovalutazione degli impatti restituiscono evidenze e disseminano consapevolezza sulle potenzialità di un approccio personalizzato nell’assistenza alla persona. Il servizio sanitario inglese ha sviluppato il Social Prescribing Common Outcomes Framework per dare supporto pratico nella raccolta dei dati all’interno del sistema di prescrizione.

In generale, l’attuale sistema sanitario si basa prevalentemente su un modello di assistenza ai malati. Come dire: un sistema che aspetta finché non ci ammaliamo, per poi intervenire. Secondo la Global Social Prescribing Alliance, “l’odierna cultura “medicocentrica” ha portato all’errata convinzione che il consumo di servizi sanitari formali porti alla produzione della salute della popolazione”.

Nella società contemporanea e post-pandemica, il paradigma deve essere ribaltato, non solo la salute non si esaurisce nell’assenza di malattie, ma la rivoluzione sanitaria deve avvenire sulla base di una visione della salute come risorsa per la vita quotidiana.


A cura di Catterina Seia e Sara Uboldi
Sara Uboldi,
ricercatrice CCW-Cultural Welfare Center, Assegnista di ricerca ISPC-CNR,  PhD Humanities University of Modena and Reggio Emilia

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Catterina Seia

Co-Founder e Presidente CCW-Cultural Welfare Center; Co-Founder e Vice-Presidente della Fondazione Fitzcarraldo; Vice-Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna

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