Skip to content
uomo che guarda in alto accaldato e sudato
Paolo Rossi Castelli30 dic 20252 min read

Un tessuto tecnologico per raffreddare la pelle

Un tessuto tecnologico per raffreddare la pelle
3:38

Creato da ricercatori australiani e cinesi con “fogli” nanometrici, questa tecnologia potrebbe aiutare soprattutto gli anziani nelle giornate di calore estremo. Riesce a riflettere il 96% della luce solare e ha una traspirabilità che è cinque volte superiore a quella del cotone naturale. La temperatura misurata sulla pelle scende anche di 4 gradi. 



Cambiamenti climatici e rischi per la salute 

L’aumento delle temperature globali è ormai una realtà e, in questa situazione, crescono i casi di morte e di patologie riconducibili direttamente all’eccesso di calore, oltre ai disagi e ai malesseri che affliggono un numero sempre più ampio di persone.  

Secondo un recente studio condotto dai ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine e dell'Imperial College di Londra, nel 2025 il cambiamento climatico ha causato circa 16.500 decessi aggiuntivi in ​​854 città europee tenute sotto osservazione, colpendo particolarmente gli anziani (le persone di età pari o superiore a 65 anni rappresentano l'85% dei decessi stimati). 

Un nuovo tessuto hi-tech per raffreddare la pelle   

In tale scenario, la ricerca di soluzioni che aiutino a contrastare temperature sempre meno sopportabili è costante, e sta cominciando a fornire risultati interessanti. Tra questi, come riferisce la rivista scientifica Nano Research, va segnalato un nuovo tipo di tessuto messo a punto dai ricercatori dello STEM and Future Industries Institute dell’Università dell’Australia del Sud, una delle aree più flagellate dalle ondate di calore e dagli incendi, insieme ai colleghi del National Engineering Research Center for Advanced Polymer Processing Technology, dell’Università di Zhengzhou, in Cina 

Un tessuto intelligente e sostenibile

Il nuovo materiale è in grado di raffreddare” la pelle, perché trattiene molto meno calore e umidità rispetto al cotone e ad altri tessuti. Per realizzarlo i ricercatori hanno utilizzato due componenti: l’acido polilattico o PLA, usato anche nelle plastiche bio (in questo caso impiegato come base tessile), e il nitruro di boro (BNNS) in dimensioni nanometriche (milionesimi di millimetro) assemblate per formare fogli sottilissimi, che agevolano la traspirazione 

Il risultato è un tessuto molto leggero, di colore chiaro, ottenuto grazie a una filatura elettrica (relativamente facile da realizzare su scala industriale), che riflette fino al 96% della luce solare in ambienti esterni e ha una traspirabilità che è cinque volte quella del cotone naturale«Il nostro obiettivo - spiega il professor Jun Ma, del Future Industries Institute - era quello di progettare un tessuto intelligente e sostenibile, in grado di regolare passivamente la temperatura corporea, non utilizzando energia, ma sfruttando i processi fisici naturali. La combinazione di elevata riflettanza (capacità di riflettere i raggi solari, ndr) e controllo dell'umidità fa sì che chi lo indossa si senta notevolmente più fresco e asciutto». 

Nei test effettuati sul campo, la temperatura misurata sulla pelle durante la piena esposizione al sole è diminuita in media di 2 gradi centigradi rispetto a quella della pelle non ricoperta dal tessuto, mentre durante la notte il calo è arrivato a 3,8 gradi 

Numerosi i possibili impieghi

Il tessuto che raffredda la pelle ha un ambito di impiego ampio, almeno dal punto di vista teorico. Potrà essere molto utile agli anziani, naturalmente, ma anche a chi lavora all’aperto, e alle persone che si sottopongono ad allenamenti sportivi. 

Se le buone performance verranno confermate da ulteriori studi, la produzione potrà essere avviata in tempi rapidi grazie all’elettrofilatura, che normalmente non viene usata per i tessuti, ma è comunque molto diffusa nel mondo industriale per la realizzazione di filtri avanzati, materiali tecnici biomedicali e altro, a costi non eccessivamente elevati. 

 


 

New call-to-action     New call-to-action    New call-to-action

avatar
Paolo Rossi Castelli
Giornalista professionista, Paolo si occupa da molti anni di divulgazione scientifica, soprattutto nel settore della medicina e della biologia. È l'ideatore dello Sportello Cancro, il sito creato da corriere.it sull'oncologia in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi. Ha scritto per le pagine della Scienza del Corriere della Sera e per altre testate nazionali. È fondatore e direttore di PRC-Comunicare la scienza.
poliedro background 02

Articoli correlati