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MusicacomeCura-copertina

Musica come cura

Corso universitario Cultura e Salute 2022

Da ottobre a dicembre 2022, per sette lunedì, personalità del mondo della scienza e professori della Facoltà di scienze biomediche dell’USI, coordinati dal prof. Enzo Grossi, si sono confrontati su sette temi che legano la musica alla medicina e al benessere delle persone.

È quanto ha proposto “Musica come cura”, la seconda edizione del corso di Cultura e Salute promosso dalla Facoltà di scienze biomediche dell’USI in collaborazione con la Divisione Cultura della Città di Lugano e IBSA Foundation per la ricerca scientifica, che nel 2022 ha visto la collaborazione del Conservatorio della Svizzera italiana.

Le lezioni, aperte al pubblico, si sono svolte da lunedì 17 ottobre a lunedì 5 dicembre nell’Aula polivalente del Campus Est USI a Lugano dalle 18.00 alle 19.30. Hanno coinvolto gli studenti e dottorandi della Facoltà di scienze biomediche e del Conservatorio della Svizzera italiana, oltre a tutti cittadini che hanno voluto partecipare.

Ogni lezione ha previsto un key-note speech introduttivo - che quest’anno si è svolto in presenza - da parte di un ospite internazionale, a cui è stato dato il compito di presentare il tema della lezione sulla base della propria esperienza e competenza. A questa introduzione è seguita la testimonianza di un altro esperto della materia (testimonial) che ha parlato della sua esperienza “sul campo”. In seguito, un dibattito al quale sono stati coinvolti uno o più professori USI con il ruolo di discussant.

Programma completo del corso

Il corso intende fornire chiavi interpretative al ruolo esercitato dalla musica nelle sfere del benessere individuale e sociale, visto in un’ottica multidisciplinare, oltre che stimolare l’impiego della musica in Ticino a fini terapeutici. Il corso ha permesso, inoltre, di affrontare una rivisitazione accurata di esperienze e buone pratiche condotte in abito scientifico e medico a livello internazionale, associate alla visione di alcuni protagonisti del mondo scientifico in ambito USI.

Durante ogni lezione sono stati proposti alcuni intermezzi musicali curati dagli studenti del Conservatorio della Svizzera italiana
Gli incontri si sono svolti in italiano e in inglese con traduzione simultanea in entrambe le lingue e sono stati registrati e caricati online al termine del corso.

17.10.2022 - Prima lezione

Stato dell'arte della musica in medicina
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24.10.2022 - Seconda lezione

Music medicine per contrastare dolore, ansia e stress
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07.11.2022 - Terza lezione

Educazione musicale e sviluppo psico-cognitivo
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14.11.2022 - Quarta lezione

Musicoterapia in ambito neuropsichiatrico infantile e
psichiatrico 
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21.11.2022 - Quinta lezione

Musica come compagna per il benessere nel corso della vita
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28.11.2022 - Sesta lezione

Musicoterapia per le demenze e la riabilitazione neurologica 
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05.12.2022 - Settima lezione

Musica e coesione sociale 
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Dove:

Nell’Aula polivalente del Campus Est a Lugano dalle 18:00 alle 19:30, dal 17 ottobre al 5 dicembre 2022. 

Lunedì 17 ottobre 2022, 18:00 – 19:30

Lo stato dell’arte della musica in medicina

Relatore:

Suzanne B. Hanser, professoressa di musicoterapia, Berklee College of Music Boston (USA)

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Discussione con:

Davide Robbiani, direttore IRB e professore USI

Giuliano Bellorini, musicista e musicologo, docente USI e Conservatorio "G. Verdi" di Milano (I)

 
Programma musicale:

Interzones per vibrafono e tape - Bruce Hamilton (1966*)

Eseguito da: Leonardo Tirindelli (vibrafono) e Danilo Gervasoni (elettronica)

I filoni di ricerca degli ultimi decenni mostrano come la musica abbia un impatto su diverse specialità mediche. Il corpus scientifico è molto ampio e comprende studi clinici randomizzati, metodologie miste e ricerche meccanicistiche nel campo delle neuroscienze che esaminano le risposte psicosociali e fisiologiche a specifici interventi musicali.

Nella prima lezione sono state presentate alcune applicazioni cliniche con la musica (ad esempio durante il travaglio e il parto per alleviare il dolore delle contrazioni, per facilitare il rilassamento e contrastare depressione e ansia). La letteratura ha mostrato come le diverse tecniche musicali possano essere utilizzate con beneficio in vari ambiti clinici. 

--> Abstract e Bio

Lunedì 24 ottobre 2022, 18:00 – 19:30

Music medicine per contrastare dolore, ansia e stress

Relatore:

Enzo Grossi, medico, docente e ricercatore

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Testimonial:

Alfredo Raglio, musicoterapeuta e ricercatore, Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS Pavia (I)

Discussione con:

Claudia Gamondi, libero docente USI, Primario Clinica di Cure Palliative e di Supporto EOC

Programma musicale:

A per violoncello, pianoforte ed elettronica - Leonardo Nevari (1992*)

Eseguito da: Elide Sulsenti (violoncello), Leonardo Nevari (pianoforte) e Danilo Gervasoni (elettronica)

Nei pazienti ospedalizzati lo stress psicologico e l’ansia sono, subito dopo il dolore, la causa più frequente di sofferenza. La musica senza dubbio possiede un effetto analgesico, anti ansia e anti stress, come mostrano varie revisioni sistematiche che hanno preso in considerazione decine di studi randomizzati condotti su soggetti adulti e in età pediatrica.
Per quanto riguarda il dolore, gli studi disponibili evidenziano un effetto analgesico reale e significativo, anche se di entità moderata. Una review fondamentale di Chanda e Levitin elenca una serie di studi che dimostrano come la musica riduca i livelli di cortisolo, ormone responsabile degli effetti dannosi dello stress. A fronte di numerose evidenze scientifiche sarebbe auspicabile l’implementazione della musica come importante risorsa terapeutica complementare alle cure tradizionali.

--> Abstract e Bio 

Lunedì 7 novembre 2022, 18:00 – 19:30

Educazione musicale e sviluppo psico-cognitivo

Relatrice:

Luisa Lopez, medico neurofisiopatologo, Casa di Cura Villa Immacolata e Fondazione Mariani Milano 

--> Leggi l'intervista a Luisa Lopez

Testimonial:

Dawn Rose, ricercatrice senior, Hochschule Luzern

Discussione con:

Giacomo Simonetti, professore USI, primario pediatria Istituto pediatrico della Svizzera italiana

Programma musicale:

One study, one summary per marimba e tape - John Psathas (1966*)

Eseguito da: Gaspare Renna (marimba) e Danilo Gervasoni (elettronica)

Così come per il linguaggio, la maggior parte delle persone sviluppa abilità musicali di base interagendo con l’ambiente: grazie alla semplice esposizione alla musica e alle predisposizioni innate, durante le fasi dello sviluppo i bambini acquisiscono competenze musicali necessarie per un’eventuale educazione musicale formale.

Musica e linguaggio condividono aree funzionali e associative. Molte evidenze suggeriscono un impatto positivo del training musicale, e iniziano a comparire nella letteratura scientifica revisioni sistematiche e metanalisi che indicherebbero relazioni causali fra musica e domini non musicali quali linguaggio, cognizione e funzioni esecutive. Potremmo immaginare la musica come uno dei costituenti della riserva cognitiva indispensabile per arrivare a un invecchiamento sano.

--> Abstract e Bio

Lunedì 14 novembre 2022, 18:00 – 19:30

Musicoterapia in ambito neuropsichiatrico infantile e psichiatrico

Relatore:

Christian Gold, professore, NORCE Bergen (NOR) 

--> Leggi l'intervista a Christian Gold

Testimonial:

Antoni Rodriguez-Fornells, ricercatore CBPU, ICREA Barcelona (ES)

Discussione con:

Andrea Raballo, professore USI, medico psichiatra

Programma musicale:

NoaNoa per flauto ed elettronica - Kaija Saariaho (1952*)

Eseguito da: Letizia Caspani (flauto) e Danilo Gervasoni (elettronica)

Molti problemi di salute mentale hanno a che fare con problemi emotivi, relazionali, sociali e di scarsa motivazione. Non sorprende quindi che la musica, un’arte sociale legata alle emozioni e altamente gratificante, sia stata utilizzata per promuovere la salute mentale. Una serie di revisioni sistematiche di studi randomizzati e controllati ha dimostrato gli effetti benefici della musicoterapia, evidenziando al contempo i limiti della ricerca esistente, in particolare per l’eterogeneità dei risultati. La musicoterapia può infatti differire per tipi di attività, contesti e obiettivi. È quindi necessaria una ricerca più dettagliata per capire meglio quale tipologia di intervento con musica (dall’ascolto a diversi tipi di approcci musicoterapeutici attivi), condotta da chi e in quale contesto, sia più utile per quali pazienti e obiettivi.

--> Abstract e Bio

Lunedì 21 novembre 2022, 18:00 – 19:30

Musica come compagna per il benessere nel corso della vita

Relatrice:

Liila Taruffi, ricercatrice, Università di Durham (UK) 

--> Leggi l'intervista a Lilia Taruffi

Testimonial:

Paolo Paolantonio, musicista e ricercatore, Conservatorio della Svizzera italiana

Discussione con:

Cristiana Sessa, professoressa USI, responsabile Unità tumori ginecologici

Programma musicale:

Auriga per pianoforte e live electronics –2022 - Danilo Gervasoni (1987*)

Eseguito da: Bruna Di Virgilio (pianoforte) e Danilo Gervasoni (elettronica)

La ricerca nell’ambito della psicologia della musica ha messo in evidenza i profondi effetti dell’ascolto musicale sul benessere percepito, sulla qualità di vita e sulle emozioni. Questa lezione propone una panoramica sul significato dell’ascolto della musica e il suo ruolo in termini di salute e benessere in tutte le fasi della vita. Numerose evidenze suggeriscono che cantare ninne-nanne durante la gravidanza può rafforzare il legame tra madre e bambino. Negli adolescenti la musica può promuovere la costruzione della propria identità personale e sociale, facilitando l’autoregolazione, l’espressione di sé e la partecipazione nella comunità. Spesso gli adulti ascoltano musica nella vita di tutti i giorni per regolare emozioni e funzioni psico-fisiologiche. In situazioni difficili, come ad esempio nel corso della pandemia di Covid-19, numerose persone hanno trovato nella musica una risorsa per affrontare e gestire il proprio isolamento. In età avanzata, la musica continua a offrire un potente supporto per il miglioramento della salute.

--> Abstract e Bio

Lunedì 28 novembre 2022, 18:00 – 19:30

Musicoterapia per le demenze e la riabilitazione neurologica

Relatore:

Alfredo Raglio, musicoterapeuta e ricercatore, Istituti Clinici Scientifici Maugeri IRCCS Pavia (I)

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Testimonial:

Daniele Molteni, freelance, esperto in musicoterapia

Discussione con:

Luca Gabutti, professore USI, primario e capo dipartimento medicina interna EOC

Programma musicale:

Until it blazes per chitarra e patch Max - Eve Beglerian (1958*)

Eseguito da: Mario Strinati (chitarra) e Danilo Gervasoni (elettronica)

La musicoterapia ha prodotto evidenze scientifiche nell’ambito delle demenze, in particolare nella riduzione dei disturbi psico-comportamentali.
Il canale sonoro-musicale costituisce infatti un mediatore privilegiato che attiva, anche in casi di grave deterioramento cognitivo, una comunicazione arcaica che permette il contatto con le proprie emozioni e costituisce un essenziale ponte comunicativo tra esterno e interno.
Dal punto di vista riabilitativo ci sono corpose evidenze che pongono in relazione il 
suono e il movimento con importanti e significativi effetti sulle aree cerebrali implicate nel movimento e conseguentemente sulla riabilitazione neuromotoria nelle principali patologie neurologiche (quali ad esempio ictus, Parkinson, sclerosi multipla).

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Lunedì 5 dicembre 2022, 18:00 – 19:30

Musica e coesione sociale

Relatore:

Steven Mithen, archeologo, Università di Reading (UK)

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Testimonial:

Deborah Parker, musicista e musicoterapeuta, Associazione Prima Materia Montespertoli (I)

Discussione con:

Peter Schulz, professore USI, Facoltà di comunicazione, cultura e società

Programma musicale:

Grabit per sassofono e tape - Jacob ter Veldhuis (1951*)

Eseguito da: Ivan Perdomo (sassofono) e Danilo Gervasoni (elettronica)

Il coinvolgimento “nella musica” svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di legami sociali tra individui e gruppi, che a loro volta favoriscono la salute e il benessere. Recenti ricerche hanno identificato i meccanismi neurali grazie ai quali cantare, ballare e fare musica insieme creano sentimenti di gratificazione che permangono anche dopo la cessazione dell’attività musicale comune. In questa lezione è stata riassunta la storia evolutiva e il ruolo della musicalità e della socialità nella vita dei nostri primi antenati, prima di passare in rassegna l’attuale comprensione dei meccanismi neurobiologici che creano questo legame. È stato anche preso in considerazione il modo in cui gli effetti di coesione sociale della musica sono stati intenzionalmente utilizzati per vari scopi, dall’uso nella medicina moderna a quello per ottenere vantaggi economici e politici attraverso la manipolazione sociale.

--> Abstract e Bio

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