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Luca Nicola26 nov 20184 min read

La prevenzione oncologica attraverso alimentazione e stili di vita

Nell’ambito di Let’s Science!, sabato 17 novembre 2018 la nutrizionista Lucilla Titta, la scienziata Adriana Albini e l’oncologa Maria Cristina Marini sono intervenute a una tavola rotonda moderata da Giovanni Pellegri (L’ideatorio, USI, Lugano) e dedicata alla prevenzione dei tumori attraverso l’alimentazione e gli stili di vita.

L’incontro è partito dalle raccomandazioni che il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro ha appena aggiornato sulla base dell’analisi delle più recenti evidenze scientifiche.

“Sono regole dettate dal buon senso? E’ vero solo parzialmente” ha rilevato Lucilla Titta, responsabile del progetto SmartFood IEO. “Le raccomandazioni si basano su un lavoro eccezionale svolto da World Cancer Research Fund e American Institute of Cancer Research. Questi due prestigiosi Istituti valutano tutti gli studi prodotti dalla comunità scientifica nell’arco di anni, incrociano le valutazioni e poi stilano le loro raccomandazioni. Per dare l’idea dell’immenso lavoro svolto, le prime raccomandazioni risalgono al 1997, poi sono state rinnovate nel 2007 e le ultime risalgono al maggio 2018. Tutte le informazioni sono state valutate, pesate e quindi comunicate. Non si tratta di consigli per amici, ma di indicazioni che sono il frutto di ricerche mondiali.

Ma quali sono in concreto queste raccomandazioni? Si possono riassumere in un semplice decalogo:

  • MANTIENITI NORMOPESO
  • MANTIENITI FISICAMENTE ATTIVO
  • CONSUMA LEGUMI E CEREALI INTEGRALI
  • LIMITA IL CONSUMO DI CIBO SPAZZATURA
  • LIMITA IL CONSUMO DI CARNI ROSSE E CARNI LAVORATE
  • LIMITA LE BEVANDE ZUCCHERATE
  • LIMITA LE BEVANDE ALCOLICHE
  • NON UTILIZZARE ABITUALMENTE INTEGRATORI ALIMENTARI
  • SE PUOI, ALLATTA AL SENO
  • DOPO UN TUMORE, SEGUI QUESTE RACCOMANDAZIONI

A queste 10 raccomandazioni si aggiungono altre due misure precauzionali, altamente consigliate: evitare il più possibile il fumo di sigaretta e proteggersi adeguatamente dal sole. Per quanto riguarda la prima raccomandazione del decalogo (“Mantieniti normopeso”) va specificato che, per fare un esempio, il peso corretto di una donna alta 1,70 è compreso tra un minimo di 52 Kg e un massimo di 72 kg.

Nel corso dell’incontro, la scienziata Adriana Albini (Uni Bicocca e IRCCS MultiMedica – Milano) ha sottolineato come l’alimentazione mediterranea diminuisca i rischi di tumori al colon retto e, in generale, l’alimentazione sana aiuti a prevenire i tumori e a rallentare l’invecchiamento. E ha segnalato come molti cibi, magari insospettati, contengono molecole terapeutiche come le antocianine (contenute in frutta e verdure colorate), gli acidi grassi omega 3 (nel pesce), il resveratrolo (nel vino rosso), i polifenoli (nel caffè): sono tutte sostanze antinfiammatorie e antiossidanti. Anche il luppolo della birra è benefico, così come nell’acqua di scarto dell’olio d’oliva si trovano polifenoli solubili.

L’oncologa Maria Cristina Marini (IOSI/EOC, Lugano) ha fatto il punto sull’attuale diffusione dei tumori, segnalando alcuni dati specifici: in Svizzera ci sono 56.000 nuovi casi all’anno, e per questa malattia ogni anno muoiono 18.000 persone. I tumori più diffusi nell’uomo sono quelli a prostata, colon-retto, polmone e il melanoma, mentre per la donna a essere colpiti sono soprattutto seno, colon-retto, polmone e collo dell’utero. Per fronteggiare questi rischi l’unica cosa che possiamo fare, ha sottolineato la Dottoressa Marini, è agire con una prevenzione corretta.

Molte le domande del pubblico presente. Ne riportiamo alcune, con le relative risposte delle esperte.

Perché i tumori sono in aumento?

Aumenta l’incidenza del cancro perché la popolazione invecchia. Il cancro è associato a un difetto che avviene nel processo di formazione delle cellule: più la cellula invecchia, meno è capace di riparare gli errori. Rispetto a qualche anno fa, i tumori sono riconosciuti e diagnosticati di più.

Quanto sono dannose le sostanze con cui vengono trattati i cibi?

L’incidenza di queste sostanze non va sopravvalutata: esistono severi controlli legislativi che ci tutelano sufficientemente. Inoltre, negli anni ’80 e ’90 si usavano antiparassitari molto pesanti, come il DDT, attualmente al bando: nonostante la qualità di alimenti vegetali fosse peggiore, si è visto che chi consumava più frutta e verdura statisticamente si ammalava meno.

Gli integratori alimentari fanno bene o fanno male alla salute?

Ce ne sono di diversi tipi e alcuni possono essere dannosi: in generale, ha senso usarli solo se c’è una carenza accertata a livello organico oppure nella dieta.

Le regole da seguire non sono troppe?

In realtà basta seguire poche regole. Per sintetizzare: mangiare più alimenti vegetali e meno alimenti di origine animale e preferire gli alimenti semplici a quelli più complessi ed elaborati.

Come dobbiamo regolarci con la carne?

La quantità di carne rossa dovrebbe essere tenuta bassa (entro i 500 grammi a settimana), perché questo tipo di carne, se assunto in grande quantità, induce un effetto dannoso di ossidazione nelle proteine. E’ importante non caricare ogni giorno il nostro organismo di proteine animali. In generale è bene ridurre (senza eliminarle) e variare le proteine di origine animale e aumentare le proteine vegetali.

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Luca Nicola

Copywriter dal 1988, ha iniziato la sua carriera in De Agostini, per poi scegliere di continuare come freelance. Laureato in Filosofia, attualmente è anche docente di Web Marketing presso il Centro di Formazione Federlegno. Come consulente di comunicazione lavora da anni per molti clienti, tra cui alcuni grandi gruppi internazionali. Nel 2012 ha aperto il blog personale "Mela N" dove tratta argomenti legati alla Scrittura, alla Comunicazione, al Content Marketing e allo Storytelling.

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