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NFT: Nuovo Famoso Tema
Giacinto Di Pietrantonio06 lug 20227 min read

NFT: Nuovo Famoso Tema

Gli NFT stanno entrando sempre di più a far parte della cultura popolare e si stanno trasformando in una forma d’arte che coinvolge diversi settori dalla finanza alla musica e dalla scienza allo sport.

C’era da aspettarselo che gli NFT (Not Fungible Token), che sono essenzialmente un certificato digitale di garanzia inviolabile autenticato su blockchain relativo a una forma artistico-visiva fatta di immagini, video, foto, gif, collages, da quando hanno avuto un grande successo economico mondiale diventassero un Nuovo Famoso Tema.

Gli NFT hanno destato l’attenzione, oltre agli addetti dell’arte e della finanza, anche altri settori come, ad esempio, quello dello sport o della musica.

In realtà, per ora si tratta più di un interesse misto, una sinergia tra dimensioni creative diverse, collaborazioni sempre benvenute in un mondo in cui la cooperazione è pane quotidiano anche se con risultati qualitativamente altalenati. Stiamo parlando di quella in cui il campione di calcio Zlatan Ibrahimovic ha fatto più che altro da ispiratore a opere NFT di vari artisti, tra cui Giuseppe Veneziano con l’opera Zatlan Mundi, 2022, o Giovanni Motta che lo ritrae bambino in An Untold Story: Go Ramingo, 2022, oppure Davide Petraroli, Project Zeus-Zlatan, 2022.

Dalla parte della musica la collaborazione tra la cantante Madonna e l’artista digitale, e dallo scorso anno anch’esso superartistar, Beeple, al secolo Mike Winkelmann laureato in compuer science. Qui l’opera generata dai due consiste in una serie di video dove Madonna appare in un racconto in tre atti: Mother of Nature, Mother of Evolution e Mother of Technology in cui interpreta Madre Natura in un’opera-operazione eco-etica non esente da citazioni artistiche come il dipinto L’origine du Monde, 1866, di Gustave Courbet. Inoltre, la trilogia è parte della serie Mother of Creation, collezione d’arte digitale etico-estetica i cui ricavi delle vendite sono devoluti in beneficenza a tre organizzazioni no profit che sostengono donne e bambini: The Voices of Children Foundation, The City of Joy e Black Mama’s Bail Out.

Tra etica ed estetica
Certamente le buone intenzioni da sole non bastano a risolvere la questione esteticaquella etica, dato che alcuni accusano gli NFT di essere altamente inquinanti, in quanto per generarli c’è bisogno dell’utilizzo di tantissima energia elettrica con le note conseguenze ambientali. Tuttavia, va sottolineato che, finora, la maggior parte degli articoli che riguardano gli NFT sono incentrati sulle performance economiche che questi hanno avuto nelle varie aste. In questo modo si è mancato il necessario obiettivo di una riflessione critico-teorica-scientifica su di essi, nonché sull’arte digitale in generale alla quale il riconoscimento in corso degli NFT in ambito artistico ha finito per portare molta attenzione.

Difatti l’arte digitale, di cui gli NFT fanno parte, è un mondo molto vasto e attivo da anni seppur non ancora adeguatamente riconosciuto e, benché esistano gallerie, musei e biennali che la riguardano, o che da tempo la includono nella loro programmazione, essa è ancora molto divisiva. Da una parte, i tradizionalisti, eredi dell’opposizione otto-novecentesca tra arte e fotografia, che faticano a riconoscerla come arte perché, secondo loro, l’arte è solo pittura, scultura e disegno; dall’altra i “futuristi” per i quali la tecnica e la tecnologia sono fatti non solo di conquiste scientifiche, ma contenitore di poesia.

Le principali esposizioni
Ci sono diverse azioni che cercano di fare luce, oltre che a promuoverla, su questa nuova forma d’arte, o Nuovo Famoso Tema, come la mostra 2021 Crypto arte is now tenutasi al Museo della Permanente di Milano ribattezzato per l’occasione DART/Dinamic Art Museum in collaborazione con Wrong Theory (Alessandro Brunelli, Serena Tabacchi, Alan Tonetti). Qui sono state messe in mostra opere di cryptoarte di 64 artisti internazionali per la prima volta fisicamente così numerose.

A questa fa seguito una seconda edizione
2021 NFT ART OF THE FUTURE in cui è stata aggiunta una sezione dedicata al Metaverso, mondo virtuale parallelo a quello reale, in cui ci si proponeva un approfondimento interattivo tra arte e intrattenimento per mezzo di diversi Metaverso come: Decentrland inclusivo del progetto del distretto commerciale Vegas City Arts Village, comprendente 85 gallerie sull’arte digitale autogestite; o Spatial, contenente luoghi culturali e creativi per mostrare e fruire creazioni digitali, oppure i metaversi Musae e Martix.

Dall’Italia passando per la Svizzera si va alla Villa Ciani di Lugano dove si è tenuta la mostra NFT: The Future is Unwritten, curata da Ivan Quaroni e Linda Tommasi e promossa dal Lugano Living Lab, dove erano presenti, tra gli altri, artisti come lo statunitense Beeple o l’italiano Hackatao.

Musei a tema NFT
La grande attenzione intorno a questo Nuovo Fenomenale Tema creativo non ha mancato di generare musei a esso dedicato come Il SEATTLE NFT MUSEUM (dove sennò?), aperto il 14 gennaio, 2022, quale istituzione dedicata unicamente all’arte NFT esposta nella versione fisica.
A tale proposito la fondatrice, con Peter Hamilton, Jennifer Wrong dice: “Volevamo creare uno spazio per la comunità NFT, puntando a fare di Seattle un hub per l’innovazione NFT e blockchain. Non siamo esperti e siamo qui per imparare quanto chiunque altro, ecco perché contiamo sul feedback e sul supporto degli appassionati di NFT per continuare a far crescere la nostra visione.

Ma forse ad oggi l’istituzione che offre un’occasione più centrata per riflettere su questo fenomeno è Palazzo Strozzi a Firenze, dove sono in corso due mostre solo apparentemente lontane tra loro: Donatello, il Rinascimento, curata dallo storico dell’arte medievale Francesco Caglioti, e Let’s Get Digital, curata dal direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino e Serena Tabacchi per “Interrogarsi su opere e temi che stanno cambiando radicalmente il nostro rapporto con l’arte”, riferendosi alla crypto art dice il primo, “Opere dall’aspetto sovversivo”, aggiunge Tabacchi direttrice MoCDA (Museo d’arte digitale).

Il MoCDA è anche capofila organizzativo della mostra
en plein air Urban Pixel, esposizione di opere d’arte digitale urbana che da giugno di quest’anno si svolge tra Milano, Londra e New York, coinvolgendo Pinacoteca di Brera, MEET Digital Culture Center, Fondazione Prada di Milano e il Circa di Londra. Si tratta di opere di crypto arte esposte su maxischermi digitali a Piazza San Babila, Piazzale Cadorna e Cordusio di Milano; Times Square a New York; Covent Garden e Piccadilly Circus a Londra.

La storia si ripete
Certo rimane forte il sospetto, date le performance commerciali delle opere NFT, di un interesse esclusivamente economico fatto di alti e bassi, ma va detto che molti artisti, soprattutto tra i più significativi, lavorano da più di un decennio con le tecnologie digitali, da quando le opere digitali erano considerate dai più “non opere d’arte”, come era accaduto in passato per la fotografia o la video arte.

Interrogato su questo da Francesca Pini sul Corriere della Sera, Beeple, l’artista dal record di quasi 70 milioni di dollari per l’opera NFT Everydays. First 5000 Days, dice: “Per quattordici anni ho disegnato gratuitamente, senza chiedere un soldo. Ciò che m’importa è l’arte digitale, che è venuta prima dell’NFT. La blockchain è solo una tecnologia che serve a stabilire la proprietà di un’opera ed è distinta dalla speculazione. Il grande ombrello è solo quello dell’arte: sotto di esso c’è l’arte digitale, la criptoarte. Ma tu sai che io faccio arte e che la regalo solo per offrire piacere alle persone? Se vai sul mio sito vedi Free Vj Loops, puoi usare quelle clip come vuoi anche a fini commerciali, non devi nemmeno mettere il mio nome, sono copyright free.”

Alcune letture consigliate
C’era dunque da aspettarselo che oggi,
in una vita vissuta tanto immaterialmente e, per questo, chiamata dal filosofo Luciano Floridi onlife, si finisse per occuparsi di questo Nuovo Famoso Tema e non esserne neanche tanto sorpresi. Allora per chi avesse voglia di saperne di più su questo nuovo mondo, di cui l’arte digitale e suoi derivati non sono che una parte, e dunque di farsi un’attrezzatura mentale utile al affrontarlo, suggerisco di leggere, oltre a Luciano Floridi, La Quarta Rivoluzione, Raffaello Cortina Editore anche Valentina Tanni, Memestetica, il settembre eterno dell’arte, Nero edizioni; Roberto Presicci, Arte 4.0 blockchain e social media per l’arte; o di Domenico Quaranta, Surfing con Satoshi, Postmedia Books; e ancora di Byung-Chul Han, Nello sciame, Nottetempo Edizioni, di Maurizio Ferraris, Documanità filosofia del mondo nuovo, Laterza Editore, di Rebecca Pedrazzi, Futuri Possibili, Scenari d’Arte e Intelligenza Artificiale, Jaca Book e Arte e Intelligenza Artificiale di A.A.V.V. (a cura di Alice Barale), Jaca Book, dopodiché ne sapremo di più su pure questo Nuovo Famoso Tema.


A cura di Giacinto Di Pietrantonio 

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Giacinto Di Pietrantonio

Curatore dipendente dall'Arte

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